Rocco Masi e le sue mogli

Un altro antenato della mia famiglia ha nome Rocco Marco Clemente Masi: era nato a Perticara il 12 novembre 1790 da una famiglia allora molto potente per via delle miniere di zolfo e delle estrazioni che si praticavano nei loro poderi e nelle loro terre.

Anche suo babbo prima di lui e molti suoi parenti avevano avuto un ruolo importante nello sfruttamento di questi giacimenti, pratica che non aveva ancora, finché la tennero i Masi, un’impronta industriale, ma conservava il carattere agricolo di tutte le altre ricchezze del luogo: c’era chi raccoglieva grano e altri cereali e chi raccoglieva zolfo. Solo alla metà dell’Ottocento la cosa prese tutta un’altra piega. Ma non è questo ciò di cui volevo parlare.

Rocco crebbe fra altri fratelli in Ca’ de’ Masi, una specie di palazzotto un po’ fuori dal centro e divenne intorno al 1827 sindaco di “Perticaglia”, carica rivestita dal padre Giacomo e dal nonno Marco prima di lui.

Primo matrimonio.

Rocco, in un anno che non so (forse il 1820), sposa una signora di cui ignoro il nome: la storia ha sempre bisogno dell’aiuto di tutti per svelarsi e a poco a poco, magari dopo anni, il mosaico si compone.

Quello che so è che ha una figlia, Veronica, nata nel 1821 unico frutto del suo primo matrimonio.

Secondo matrimonio.

La solitudine, dopo la morte della prima moglie, gli consigliò di sposarsi una seconda volta e la scelta cadde su Maria Margarita Marina Gambetti, una delle figlie di Alessandro Sante Gambetti e quindi un buonissimo partito: era nata nel 1794 e Rocco la sposò non prima del 1830.

Rocco aveva 43 anni e Marina 39 quando divennero genitori di Alessandra detta Sandrina il 25 ottobre del 1833: la sposa non era più giovanissima e non sopravvisse a lungo lasciando tutti affranti e Rocco nuovamente solo il 1 febbraio del 1843.

In questi pochi anni del secondo matrimonio Veronica e Sandrina, che avevano una decina d’anni di differenza, divennero sorellastre e crescevano insieme. Sandrina però era designata anche con il cognome della madre per conservare in linea diretta i beni della ricca famiglia Gambetti di cui Rocco divenne tutore ed amministratore fino al compimento della maggiore età della figliola.

Terzo matrimonio.

La vedovanza dalla seconda moglie non durò a lungo: Rocco Masi, forse sorprendendo tutti (o forse no?), un anno dopo prese moglie per la terza volta: la prescelta era Edvige Biordi (lei 19 anni a fronte dei 54 del marito) che gli sfornò un anno dopo l’altro Maria (1845, detta Mariina con due “i”, cioè piccola Maria per distinguerla dalla seconda moglie Marina), Alfonso (1847), Angelo (1850, morto dopo pochi mesi), Maddalena (1852) e Annamaria (1854).

Capito?

In casa perciò c’era un gran viavai: Veronica si sposò nel 1846 con Vincenzo Piva, forse mal sopportando la presenza della terza moglie del padre che le era quasi coetanea, anzi era più giovane di lei; Sandrina rimase a casa con tutti i nuovi fratelli fino al 1855, data del suo matrimonio con Luigi Mattei Gentili Casanova e Rocco visse felice e contento con la sua nuova famiglia fino al 1 novembre 1862 quando morì alla venerabile età di 72 anni, coccolato da Edvige (38) e circondato dalla allegra giovinezza dei suoi ultimi figlioli.

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Testi consultati:

Archivio Bonifazi
Archivio del Parco dello Zolfo delle Marche